Prima di Natale, in televisione e sui giornali non si parlava d’altro che della dieta vegetariana e vegana, soprattutto quando questa interessava i bambini. Durante un incontro da ESA kids ho avuto la fortuna di incontrare Katia, una mamma vegetariana (no carne ma uova e latticini sì) che aveva portato il suo bimbo di quasi 5 anni al laboratorio. Una mamma serena e soprattutto equilibrata: come faccio a dirlo visto che l’ho appena conosciuta?
E’ bastato che mi raccontasse che anche i suoi figli sono vegetariani (quasi 5 anni il grande e un anno la piccola) e che una volta a Niccolò è capitato di mangiare in mensa scolastica un piatto di pasta al ragù di carne. Quando le maestre costernate hanno riferito il disguido a Katia, lei con tutta calma ha risposto PAZIENZA, NON E’ SUCCESSO NIENTE. E quando le hanno detto che ne aveva mangiati anche due piatti allora Katia ha risposto: SI VEDE CHE GLI E’ PIACIUTA!
Questo atteggiamento, non intransigente e neppure saccente, mi ha reso più simpatici i vegetariani, presentati spesso in TV con il dito accusatore verso chi mangia carne.
Quando sei diventata vegetariana e perché?
Ho sempre sofferto un po’ di sensi di colpa mangiando carne e pesce ma ero (e sono) troppo appassionata di cucina e cibo per potervi rinunciare. Poi, quando è nato Niccolò e ho iniziato ad allattarlo, mi è successo che mi sono sentita un “mammifero”. L’allattamento mi ha riportato all’origine e quindi ho iniziato a provare una profonda empatia verso gli altri esseri viventi, i mammiferi in primis. Ho pensato che come io stavo nutrendo mio figlio, allo stesso modo lo facevano le altre “mamme” alle quali spesso però il loro piccolo veniva strappato via in virtù della nostra preziosa alimentazione. E così, via, ho eliminato gli animali dalla mia alimentazione.
Come lo sono diventati i tuoi figli?
Con i miei figli ho seguito lo svezzamento senza carne. In fondo, in ogni caso, scegliamo noi per loro, dobbiamo per forza “imporre” la nostra scelta. E ho scelto così.
Hai avuto un nutrizionista o pediatra che ti ha seguito nel percorso con i bambini o ti sei documentata e organizzata autonomamente?
No, non mi sono fatta seguire da quel punto di vista come del resto chi propone uno svezzamento onnivoro difficilmente si fa seguire da un nutrizionista. La nostra pediatra, onnivora, ha appoggiato la mia scelta e,anzi, sono stata io spesso a chiederle se i bambini manifestassero eventuali carenze. Mi sono informata, ho acquistato un po’ di volumi delle Ed. Sonda sulla nutrizione infantile senza carne, ho provato, anche improvvisato a volte. Ho inserito subito legumi, frutta secca e semi oleaginosi nella loro alimentazione. Diciamo che aver scelto di allattarli a lungo mi ha dato anche tanta tranquillità.
La mensa scolastica è stata un problema?
La mensa non è stata un problema, in comune a Casale basta richiedere la dieta vegetariana
Il bimbo più grande ti ha mai fatto domande del perché i compagni mangiano carne o viceversa i compagni a lui e come hai risposto?
Ho sempre cercato di spiegare a Niccolò che chi mangia carne non è “cattivo”, semplicemente non riesce a rinunciarvi perchè la carne è buona e io stessa ho fatto fatica a rinunciare. Gli chiedo continuamente se abbia il desiderio di assaggiarla ma lui mi risponde che sa che è buona ma “mi dispiace troppo per gli animali”. Anche se non gli ho mai fatto vedere video truculenti sull’allevamento. Così il fatto di aver assaggiato a scuola il ragù, per me è stato uno spunto per parlarne. Non soffre di avere un menù diverso, del resto tanti suoi compagni hanno menù alernativi dovuti alla religione, ad intolleranze alimentari…Anzi, dice con orgoglio “io non mangio carne, sono vegetariano!”. Spero che sarà sempre una scelta per lui, mai una “regola”. Che anche i piccoli sanno scegliere, molto più di quanto noi non immaginiamo!