Nascere all’Ospedale Santo Spirito: l’esperienza di mamma Giorgia

Giorgia è mamma di 2 bambini e per entrambi la scelta è stata quella di nascere all’Ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato.

Giorgia abita a Trino e dalla prima gravidanza non ha avuto dubbi: avrebbe partorito a Casale Monferrato dove lei stessa è venuta al mondo e dove anche amiche e cugine avevano partorito i loro bambini.

LA PRIMA NASCITA ALL’OSPEDALE SANTO SPIRITO E IL COVID

Una gravidanza tranquilla e serena con la preoccupazione di entrare in Ospedale da sola, senza papà Mirko, viste le misure restrittive anti Covid.
La sua fortuna è stata incontrare Agnese, l’ostetrica che l’ha sostenuta, ha compreso la sua ansia e paura, l’ha massaggiata all’inizio del travaglio sotto la doccia per alleviare il dolore, l’ha incoraggiata a respirare nel modo giusto.
L’ha assistita fino a quando, entrata in travaglio attivo, finalmente il papà poteva essere presente e cercare con il suo conforto di alleviare il dolore delle contrazioni, entrando anche in sala parto.
Un parto indotto perchè il liquido amniotico era poco: rottura delle acque alle 15,30 e parto alle ore 19.

Nasce tra tanta felicità e commozione Cecilia il 25 agosto 2021.

LA SECONDA NASCITA

Questa volta un maschietto, definito dalla stessa Giorgia un bel bucin!
Con Kg, 3,800 di peso, Nicolò arriva il 7 giugno 2024 tra grandi dolori e un travaglio mooolto lungo, ma questa volta mamma Giorgia ha sempre accanto il papà.

L’ostetrica Chiara assiste la coppia, dall’ultimo monitoraggio alla nascita alle 17,37.
comodità di stare in camera da sola, la tranquillità di potersi far aiutare dal marito.
Per riposare e ricevere la visita più importante, quella di Cecilia che non vedeva l’ora di andare a trovare la sua mamma e il fratellino.

Per quanto riguarda le visite di parenti e amici, Gorgia ha preferito rimandarle al suo rientro a casa. Ancora oggi, le visite alle puerpere in Ospedale Santo Spirito avvengono solo su prenotazione per consentire alle mamme di riposarsi e accogliere serenamente la nuova vita.

Se con Cecilia l’allattamento al seno era stato una gincana tra vari ostacoli – ragadi e mastite, questa volta con Nicolò, tutto fila liscio.

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