La Businà è sincerità…è dire le cose come stanno con ironia spesso tagliente e ridanciana, cantando in dialetto gli eventi più significativi dell’anno appena trascorso.
Niente e nessuno viene risparmiato dalla Businà: i tristi e beceri protagonisti di guerre fratricide, virus e pandemie che ci tengono in ostaggio e pure l’appena celebrato Festival di San Remo!!
E’ prima di tutto un divertimento, poesia per eccellenza del Carnevale per una moltitudine che accorre soprattutto per ridere delle beghe di casa, intesa come paese o città in cui si vive.
I Comuni che prevedono la Businà e che la cantano come si deve sono Alessandria, ma anche Castelletto Monferrato, Rivarone e San Salvatore Monferrato.
Lanciando una sfida col tempo, San Salvatore resta uno dei centri nei quali la businà viene valorizzata anche attraverso la pubblicazione di un libretto che ogni anno riporta anche la versione rimata in italiano. Non tutti possono capire l’idioma del luogo, ma tutti devono poter ridere di vizi e virtù di questa comunità.
LA BUSINA’ D’SAN SALVADUR
Autore e attore della composizione satirica è Mario Lombardo che dal 1995, sul palchetto dei comizi, che un tempo ospitava i politici locali che parlavano alla folla, recita le sue rime in dialetto.
Originaria della Lombardia, la “bosinà” si diffuse in questo angolo di Piemonte per ridere di usi e costumi del tempo per essere recitata in piazza davanti alla folla il martedì grasso.
Mario Lombardo ha ereditato il ruolo che fu di “Mascét”, Gino Rota, noto in paese per recitare in dialetto il Gelindo e naturalmente le Businà degli anni sessanta e settanta. La scrive poco alla volta, nei mesi che precedono il carnevale.
Compone il poemetto con la finalità di divertire, ma anche di ridare vita a ai termini dialettali sansalvatoresi più desueti e originali, i modi di dire che si stanno dimenticando, riportandoli alla memoria.
La Businà verrà letta al termine della sfilata dei carri allegorici che partirà da piazza Carmagnola sabato 17 febbraio alle ore 14,30. Seguirà il rogo del pupazzo di paglia che simboleggia il Carnevale, in piazza Carmagnola, davanti ai regnanti del Carnevale.
Per i bambini è assicurato divertimento con l’esibizione del mago alle 16,30, i tappeti elastici e naturalmente la festa in maschera con il corteo dei carri allegorici.