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Quando la nanna diventa un problema per tutta la famiglia

La Dott.ssa Sabrina Marenco, ci parla del sonno a volte problematico dei bambini.

Uno dei disturbi più diffusi in diverse età è proprio il distacco dalla mamma. Fin quando stanno in braccio o attaccati al seno o con una mano in faccia o tra i capelli di mamma tutto bene…se ci si allontana E’ IL PUTIFERIO…NON DORME PIU’ NESSUNO. Come si può rimediare?

Intanto è necessario saper di che età stiamo parlando, perché il contatto ad esempio, nei primi mesi di vita è assolutamente consigliato, perché si colloca nella dimensione della costruzione della sicurezza del nostro bambino. Con la crescita il tipo di contatto si modifica, ma il modo in cui si modifica va anche di pari passo con il grado di autonomia, ovviamente proporzionato all’età, che il bambino havizi raggiunto grazie alla guida dei genitori. Se il contatto risponde ad un bisogno reale del bambino possiamo cercare di capire come soddisfarlo, il che dipende ovviamente da bambino a bambino e da famiglia a famiglia. Se si rende necessario modificare la situazione che non è più ottimale per la nanna di tutto il nucleo, una volta considerati tutti gli elementi necessari, è possibile ottenere un cambiamento con tre parole chiave: gradualità, ritualità e continuità.

Gli incubi e le paure notturne sono invece problemi legati ai bambini più grandicelli, cosa le fa scattare e come comportarsi con i bambini spaventati.

Gli incubi e le paure notturne, tendenzialmente si possono manifestare dai 3-4 anni in su, quando, parallelamente ad una struttura del sonno che si avvicina a quella dell’adulto, prende piede in modo più consistente il mondo esterno (nuovi adulti di riferimento esterni alla famiglia, nuovi amicizie, interessi, messa in gioco in esperienze nuove con la crescita..) che possono portare emozioni, timori, conflitti che possono farsi largo durante il sonno. Per questo è importante cercare di capire quale potrebbe essere la causa scatenante e darle “spazio” durante il giorno. Il bambino spaventato da un incubo, che con molta probabilità lo porta al risveglio, cerca conforto e consolazione, mentre se siamo di fronte ad un episodio di sonnambulismo o di pavor nocturnus, è bene non svegliare il bambino ma “ri-accompagnarlo” in modo sereno ma fermo, in una situazione di calma.

Sono molti i disturbi del sonno nei bambini?

Ci sono difficoltà di addormentamento, di risvegli notturni problematici, ci sono varie cause che possono agire e … alcuni miti e leggende da sfatare.

Eppure sono così belli i bambini …QUANDO DORMONO!!!

Dottoressa Sabrina Marenco, Psicologa dello Sviluppo e dell’educazione, Consulente sul sonno dei bambini,

Operatore della’intelligenza emotiva e insegnante di massaggio infantile. ricevo su appuntamento ad Asti

( presso Centro Olistico l’Airone) e Alba . Cellulare.331 4688500 Mail. sabrinamarenco@virgilio.it