Ogni borgo monferrino ha una sua identità che nasce non solo dai suoi luoghi più caratteristici e storicamente rilevanti, ma anche dalla festa che con cadenza annuale è richiamo per i paesi intorno e per i visitatori anche da fuori regione.
In Monferrato ci sono tante cose buone,
ma tutte esaltate da un accompagnamento indispensabile:
il pane
E di pane buono noi ne sappiamo qualcosa e a ricordarcelo è la festa al Castello di Montemagno PANE AL PANE che si terrà da venerdì 24 a domenica 26 maggio.
Domenica si celebra la Grissia e sbocconcellare questo pane meraviglioso insieme a salumi artigianali, formaggi, miele e cioccolato sarà una VERA GODURIA.
Il comune fa parte dell’associazione Città del Pane che promuove il riconoscimento e la valorizzazione dei pani in tutta Italia.
Dalle ore 18.00 di sabato e dalle ore 12.00 di domenica fino alle 20.00 il paese si popolerà di stand enogastronomici addobbati proprio con la grissia!! Filoni per croccanti bruschette, dadini di pane con sfiziosi formaggi.
Domenica i bambini e non solo, potranno fare mini tour su pony e cavalli. Ci saranno gli sbandieratori e i trattori d’epoca in un contesto paesaggistico e storico stupendo! Sfilata in costume d’epoca.
Un’occasione imperdibile per fare un giro per il sentiero panoramico dietro al Castello medioevale, vedere panorami unici con distese di vigneti e campi coltivati ai suoi piedi, entrare nel grande parco, ammirarne i bastioni, il cortile interno che ospita una parte della manifestazione, Il resto nei vicoli del paese che si diramano a raggiera.
Raggiungete la stupenda piazza di Montemagno dove si scorge il castello tra la chiesa dei santi Martino e Stefano (imponente scalinata) e la chiesa della confraternita della Santissima Trinità.
La struttura del paese di stampo medievale, si snoda a raggiera lungo i 12 vicoli che hanno un nome a numero romano.
Il Castello di Montemagno bellissimo imponente era originariamente una struttura di difesa, in seguito trasformatasi in dimora signorile, senza cancellare del tutto il suo glorioso e bellicoso passato. Possiede scuderie e, nei sotterranei, le carceri e l’ampia sala chiamata l’Aula del Senato.
I muri della scarpa, in alcuni punti altissimi, per assecondare l’elevarsi del terreno sul quale poggia l’edificio, sono, in gran parte, ciò che rimane del primitivo Castello, che era un fortilizio, non certo una residenza signorile.
Gli architetti settecenteschi aprirono le finestre rettangolari, costruirono i balconi, rifecero, imitando, ciò che era crollato e sistemarono l’interno.
Mentre vi allontanate al tramonto, passate alla chiesetta rurale di San Vittore (vicino al cimitero), panorama spettacolare!!!